La Rete Nazionale Antirazzista era un cartello di associazioni di volontariato, organizzazioni sindacali e gruppi locali, attivo nella seconda metà degli anni ’90. Ha svolto un ruolo fondamentale in quel periodo, perchè ha dato – per la prima volta in Italia – voce e rappresentanza politica a una miriade di piccole e significative esperienze locali. Ha formato un’intera generazione di militanti, volontari e studiosi dell’antirazzismo, costruendo un linguaggio comune tra persone e gruppi che operavano in territori diversi. Eppure, quella esperienza è stata sostanzialmente dimenticata. Moreno Biagioni, in questo articolo pubblicato sulla rivista “Guerre e Pace”, ne ha scritto una breve storia. Eccola.
Spesso pezzi di storia, o, più modestamente, di cronaca (di quella cronaca che dovrebbe servire a ricostruire la storia) del nostro recente passato vengono completamente ignorati o rimossi. Si tratta, in genere, di pezzi ritenuti privi di importanza, perchè non hanno protagonisti famosi o magari escono dai consueti schemi in cui vengono racchiusi gli avvenimenti politici e sociali. L’esperienza della Rete Nazionale Antirazzista (1995-1998) rientra appieno in questa categoria – della memoria “desaparecida” – e ritengo perciò che valga la pena di ricostruirla, seppure per sommi capi e con il rischio di qualche dimenticanza ed errore (a cui altri che furono partecipi di quelle vicende possono ovviare). Ne possono nascere riflessioni utili anche per l’oggi. (altro…)