Una donna, ridotta in coma vegetativo irreversibile da un incidente stradale, fa domanda (attraverso i suoi parenti, com’è ovvio) per avere l’indennità di accompagnamento: la famiglia spera così di ottenere quel piccolo assegno mensile, erogato dallo Stato, che le consentirebbe di vivere e di assistere una persona gravemente malata. L’INPS rifiuta perchè la signora, straniera in regola con i documenti di soggiorno, non ha un «reddito sufficiente». Accade anche questo, nell’Italia crudele delle burocrazie. Per fortuna stavolta è intervenuta la Corte Costituzionale…
Dicono gli storici che, per molti aspetti, le sentenze dei Tribunali sono lo specchio di una società. Vi si leggono in filigrana i mille conflitti quotidiani che la attraversano e la dividono: analizzare il provvedimento di un giudice, da questo punto di vista, è come aprire una porta sul mondo. Scorrendo le prime righe della Sentenza della Corte Costituzionale n. 306/2008, verrebbe però la tentazione di dire «non aprite quella porta»: perchè il mondo che lascia intravedere è decisamente il peggiore tra tutti quelli possibili… (altro…)