In questo articolo pubblicato il 10 Agosto sul Corriere di Livorno, Pardo Fornaciari fa il punto sui tanti elementi rimasti oscuri della tragedia di un anno fa (l’incendio dove morirono quattro bambini Rom).
A costo di ritrovarmi apostrofato una volta di più come un laudator temporis acti, cioè un estimatore del buon tempo antico, non posso far a meno di ricordare che Cesare Beccaria scrisse a 26 anni un aureo libretto, Dei delitti e delle pene, col quale erano gettate le basi del moderno diritto penale, in tante parti del mondo ancora inapplicato. Venne a stamparlo a Livorno, città allora libera e d’avanguardia, dallo stesso tipografo della Encyclopédie di Diderot e d’Alambert. (altro…)