Il cosiddetto «decreto antistupri» approvato alla fine della scorsa settimana, legalizza ronde, pattugliamenti del territorio, squadre e milizie private. La violenza politica, incubo del recente passato italiano, viene ora «sdoganata» e posta al servizio del potere: contro migranti, Rom, senza fissa dimora, vecchie e nuove marginalità sociali vecchie e nuove. Un lucido intervento di Gad Lerner, dal suo blog personale, sulle possibili conseguenze di provvedimenti del genere.
Un governo estremista e irresponsabile introduce d’urgenza nel nostro ordinamento le ronde dei cittadini, nonostante le perplessità manifestate dalle stesse forze di polizia, accampando la più ipocrita delle motivazioni: lo facciamo per contenere la furia del popolo. Spacciano le ronde come freno alla «giustizia fai-da-te», cioè alle ormai frequenti aggressioni di malcapitati colpevoli di essere stranieri o senza fissa dimora. Ma tale premura suona come una cinica beffa: la violenza, si sa, è stata fomentata anche dai messaggi xenofobi di sindaci e ministri. Il decreto governativo giunge come una benedizione delle camicie verdi padane e delle squadracce organizzate dalla destra romana. (altro…)