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Archive for novembre 2008

semaforo La Corte di Cassazione ha assolto dall’accusa di «riduzione in schiavitù» una madre Rom che portava i bambini a mendicare al semaforo. Contestata da politici e giornalisti, la sentenza – di cui non è stato ancora reso noto il testo – sembra ben più complessa di come è stata descritta. E dice alcune verità su cui sarebbe opportuno riflettere. Vediamole.

L’accattonaggio di minori Rom non è necessariamente una forma di «riduzione in schiavitù». E la madre che porta con sè il figlio al semaforo non è, per questo, una sfruttatrice di minorenni. Lo sostiene la quinta sezione penale della Cassazione nella sentenza n. 44516, con cui è stata annullata la condanna per una mamma Rom, trovata appunto a chiedere l’elemosina insieme al bambino. (altro…)

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paura Una ricerca svela che l’insicurezza in Italia è diminuita negli ultimi mesi: e, a quanto pare, è in calo anche la paura nei confronti degli immigrati e dei Rom. Eppure, tutto questo non ha alcuna relazione con i dati reali: perchè, certo, i reati diminuiscono, ma diminuivano anche nei periodi di maggior allarme; e gli immigrati continuano ad arrivare oggi, esattamente come arrivavano qualche mese fa. Insomma, l’«insicurezza» non sembra derivare da fatti concreti, ma si rivela piuttosto una costruzione mediatico-politica: lo spiega Ilvo Diamanti in questo articolo, pubblicato recentemente su «Repubblica».

E’ passato un anno, dodici mesi appena, ma l’Italia sembra un’altra. Meno impaurita e meno insicura. Infatti, l’inverno è vicino, ma il clima d’opinione registra un disgelo emotivo evidente. Come testimonia il Secondo Rapporto curato da Demos e dall’Osservatorio di Pavia per Unipolis sulla rappresentazione della sicurezza nella percezione sociale e nei media. (altro…)

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mezzadra-1 Sandro Mezzadra è un attento studioso dei fenomeni migratori, e delle loro conseguenze politiche. In questa intervista, uscita di recente sul sito Melting Pot, si interroga sul nesso tra le politiche migratorie e la crisi economica globale.

Lo scenario di crisi globale che stiamo attraversando non manca e non mancherà in futuro di avere pesanti ripercussioni anche per quanto riguarda la vita dei migranti e più in generale sui fenomeni migratori. Per cercare di approfondire le striature di questo scenario inedito abbiamo intervistato Sandro Mezzadra, esperto in studi post-coloniali, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e promotore della rete UniNomade. (altro…)

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Il disegno di legge in materia di sicurezza, in discussione al Senato, è un coacervo di provvedimenti repressivi e vessatori contro gli immigrati, a cominciare dal reato di ingresso clandestino in Italia. Si tratta di una norma inutile agli scopi dichiarati (perchè non allontanerà i migranti dal nostro paese), destinata solo ad ingolfare i Tribunali. Lo spiega il procuratore aggiunto di Torino in questo lucidissimo articolo, pubblicato ieri su «La Stampa».

Il 5 novembre le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato si sono riunite in seduta comune. Erano le 20,30 quando hanno cominciato i lavori. Tra le tante cose approvate spicca un emendamento (9.100) all’ennesimo pacchetto sicurezza (il disegno di legge n. 733): si tratta del nuovo reato di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello Stato. Non si dovrebbe mai lavorare di notte se non si è abituati; si rischia di fare cose sbagliate; e anche di farle male. (altro…)

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torre_antiraz Un «patto per la sicurezza» approvato in consiglio comunale coi voti del centro-destra e del centro-sinistra. Un Sindaco che lancia la campagna contro Rom, mendicanti e venditori ambulanti stranieri. Pisa sembrava destinata ad allinearsi al clima di intolleranza diffuso in tutta Italia. E invece, una inedita mobilitazione antirazzista sta coinvolgendo intellettuali, studenti, migranti e lavoratori. Ecco foto, immagini e resoconti di una battaglia da vincere. In fondo all’articolo, una raccolta di materiali e documentazione utile, in continuo aggiornamento.

«Pisa, se ne vedono di tutti i colori. Per fortuna». E’ lo slogan scritto su uno striscione del corteo di Sabato scorso: e rende bene l’idea di cosa sta succedendo, all’ombra della Torre Pendente. Almeno 2.000 persone di ogni età e di svariate provenienze nazionali (di tutti i colori, appunto) hanno invaso le strade del centro storico per protestare contro un Sindaco che ne sta facendo di tutti i colori: ma in un altro senso. (altro…)

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famiglia-cristiana Di seguito l’editoriale di «Famiglia Cristiana», dedicato al pacchetto sicurezza del Governo Berlusconi.

Dai lavori di questa settimana in Senato potrebbe uscire uno statuto legislativo piuttosto pesante nei confronti non solo degli immigrati – quattro milioni circa di persone, «regolari» o «irregolari»–, ma anche di cittadini italiani che risultano in concreto «diversi» rispetto a una normalità di vita comunemente accettata: i «senza fissa dimora». (altro…)

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polliceverso2 Ho già segnalato, in questo stesso blog, la svolta securitaria dell’amministrazione comunale di Pisa, a seguito dell’insediamento del nuovo Sindaco Marco Filippeschi. Ora, sull’operato della giunta e del consiglio comunale piovono le critiche di intellettuali prestigiosi, conosciuti in tutta Italia. Ecco cosa sta succedendo.

Un «netto mutamento di clima». Una «brusca inversione di tendenza» per una città da sempre solidale con gli immigrati e i Rom. Usano parole misurate ma pesanti, i firmatari dell’«appello antirazzista pisano». E non si tratta di persone qualunque. In calce all’appello, che esprime «profondo disagio e disaccordo» con le recenti scelte dell’amministrazione, si leggono firme prestigiose: dallo storico Adriano Prosperi, della Scuola Normale, a Michele Luzzati, voce autorevole della comunità ebraica; dal teologo Don Roberto Filippini alla medievista Chiara Frugoni (la cui biografia di S. Francesco ha ispirato i lavori di Dario Fo), fino allo scrittore Luca Ricci. Assieme a loro, tra gli altri, la rappresentante dei Rom Marinela Nicolin. Cosa ha spinto queste persone a prendere carta e penna? (altro…)

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centri Appalti poco trasparenti, procedure frettolose, favori a cooperative «amiche»: un’inchiesta dei carabinieri apre sospetti pesantissimi sulla gestione dei «centri» per immigrati irregolari, e sulla proclamazione dello «stato di emergenza» di questa Estate. Per ora è solo un’indagine di cui si attendono gli sviluppi: ma il Ministero dell’Interno mantiene il silenzio su questa vicenda. Un bella inchiesta di Guido Ruotolo, uscita ieri su «La Stampa», racconta cosa è successo.

Nei giorni scorsi si sono presentati al Viminale, al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, con un provvedimento che tecnicamente è una richiesta di «esibizione di atti». Insomma, hanno presentato un elenco di documenti da dover portare via. Un atto di polizia giudiziaria. Una bomba a orologeria, pronta a esplodere e a deflagrare sul tavolo del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Al centro dell’attenzione dell’iniziativa giudiziaria è la proclamazione dello stato d’emergenza in tutto il territorio nazionale per l’immigrazione clandestina. (altro…)

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law Emilio Santoro insegna filosofia e sociologia del diritto all’Università di Firenze, e ha fondato l’associazione AltroDiritto. In questa intervista, rilasciata alla redazione del portale Melting Pot, Santoro fa il punto sul «pacchetto sicurezza» all’esame delle Camere, e sulla ridefinizione della politica come «governo della paura»

Risale esattamente ad un anno fa l’ultima intervista di Emilio Santoro per il sito Melting Pot, in cui si rifletteva su come le grandi migrazioni consentano di selezionare la popolazione a seconda delle diverse esigenze politiche ed economiche del momento. Sicuramente Emilio ricorderà che lo scorso Novembre eravamo preoccupati per le proposte, peraltro avanzate dal centrosinistra, che agivano in maniera restrittiva nei confronti dei neocomunitari a seguito dell’omicidio della donna romana commesso da un ragazzo rumeno.

Le posizioni della Commissione europea hanno scongiurato questo pericolo, però oggi ci ritroviamo di nuovo a parlare insieme perché rispetto ai cittadini stranieri non comunitari si stanno per votare delle norme che fanno quasi rimpiangere la Bossi-Fini, la fanno quasi sembrare un testo aperto e liberale nei confronti dei diritti dei migranti. (altro…)

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alunnistranieri2 La proposta della Lega Nord sulle «classi separate» per gli alunni stranieri nasce da un pregiudizio: i bambini stranieri non sarebbero in grado di imparare velocemente l’italiano. In questo articolo, Giuseppe Faso spiega alcuni meccanismi di apprendimento della lingua, e arriva a conclusioni sorprendenti: i bambini stranieri hanno competenze che non sempre la scuola è in grado di valorizzare; e, spesso, gli stessi errori nell’uso dell’italiano derivano dal modo in cui questo viene insegnato, non (come si crede in genere) dalla poca familiarità con la lingua.

E’ possibile, con opportune griglie, valutare le regole linguistiche apprese in profondità dai bambini non italofoni presenti da poco tempo in Italia. Nessuna prestazione scolastica permetterebbe di comprendere altrettanto bene a che punto del percorso di apprendimento si trova il bambino. Basta invece ascoltarlo, nel corso di un dialogo «naturale», per rendersi conto con precisione del livello raggiunto nell’apprendimento della lingua italiana.

Dopo un percorso di formazione, giovani collaboratori del Centro Interculturale per cui lavoro sono in grado non solo di compiere un’analisi delle competenze, ma anche di accorgersi di eventuali storture indotte nell’apprendente da un input errato. Così, Tiziana, ascoltando per la prima volta e per pochi minuti una bambina nella scuola elementare di XYZ, è stata in grado di rivolgerle una domanda che ha sorpreso la docente di classe: «Tu provieni dalla scuola dell’infanzia di HWK, vero?». «Sì», ha risposto la bambina, sorridendo. Abbiamo poi spiegato alla maestra che non si tratta di capacità divinatorie: (altro…)

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rom Nei giorni difficili degli assalti al campo Rom di Ponticelli, questo blog aveva più volte cercato di confutare la diceria degli zingari che ruberebbero i bambini. Ora uno studio scientifico, condotto su numerose inchieste giudiziarie, dimostra l’inconsistenza di questo mito. Eccone una breve sintesi.

Nei giorni della peste si gridava all’untore. Per secoli gli ebrei sono stati incolpati di sacrificare bambini per riti di sangue. Gli zingari invece sono ancora accusati di rapirli. Specialmente le donne, che indossando lunghe e larghe vesti potrebbero nascondere a meraviglia i piccoli gagè – cioè gli «altri», i non rom – rapiti alle loro madri in un mercato, in una via brulicante di persone o addirittura nella cameretta del neonato dopo esservi penetrate con una scusa. Non sembrano tuttavia molto abili, le presunte ladre di bimbi. Mai una volta che siano riuscite a portarne via uno… (altro…)

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parlamento Mentre la discussione pubblica sul razzismo si concentra sulle dichiarazioni di Berlusconi a proposito di Obama, rischiamo di non vedere gli atti ben più gravi che passano dalle aule parlamentari. Oggi, in Senato, è cominciata la discussione sul disegno di legge 733 sulla «sicurezza», che contiene disposizioni gravissime, lesive dei diritti più elementari dei migranti. Questo bell’articolo di Luca Fazio ci racconta brevemente cosa sta succedendo.

Siccome non tutti possono espatriare all’Eliseo come Carla Bruni per sentirsi fieri di non essere italiani, speriamo almeno che qualcuno si vergogni di vivere in un paese che si accalora per il colorito di Obama e per le battute razziste di Berlusconi e poi lascia passare sotto silenzio un disegno di legge sulla «sicurezza» che sembra pensato apposta per far rimpiangere la legge Bossi-Fini. Lo scandalo delle norme discusse oggi in Senato, infatti, è inferiore solo all’indifferenza che le circonda. (altro…)

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decretoflussi A quanto pare, il tanto annunciato decreto flussi per il 2008 è in dirittura d’arrivo. Non è previsto il nuovo invio delle domande, ma saranno accolte le richieste già presentate nel 2007. Ecco tutte le novità, secondo le indiscrezioni trapelate dal Ministero degli Interni.

Sarà emanato nei prossimi giorni il decreto flussi 2008. Il testo è stato concordato di concerto dal Ministero del Welfare e dell’Interno, in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei Ministri. Nessun nuovo invio delle domande, bensì lo scorrimento (come annunciato da tempo) della graduatoria formatasi con il Decreto flussi 2007 che aveva visto circa 550.000 domande in esubero. (altro…)

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pisavolta Il Comune di Pisa, fino a pochi mesi fa all’avanguardia nelle politiche di accoglienza e di inserimento sociale dei migranti, si adegua al clima diffuso in tutto il paese. E, in consiglio comunale, centro-destra e centro-sinistra votano insieme una mozione sulla «sicurezza». Ecco come gli amministratori comunali stanno cercando di smantellare un’esperienza avanzata. E come sta reagendo la città.

Mentre in Italia si moltiplicavano le violenze a sfondo razziale – non ultima, quella di Ponticelli, dove un intero «campo nomadi» veniva dato alle fiamme – e mentre si sviluppava la moda delle «ordinanze creative», Pisa seguiva percorsi diversi. Nella città della Torre Pendente i «campi nomadi» venivano chiusi non dagli sgomberi, ma da un progetto di inserimento abitativo: i Rom ottenevano una casa, e venivano assistiti nella ricerca di un impiego. Molte famiglie hanno trovato lavoro, e hanno cominciato a pagare da sole l’affitto: diventando non un costo, ma una risorsa. In un clima nazionale di intolleranza, qui si introduceva il diritto di voto amministrativo per gli stranieri, e si lavorava per agevolare le pratiche dei permessi di soggiorno.
Oggi, è bene saperlo, l’«anomalia pisana» non esiste più. (altro…)

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giuseppe Giuseppe Faso studia da anni la riproduzione del discorso pubblico sull’immigrazione, con particolare riferimento al ruolo di giornali e mass-media. In questa intervista, pubblicata su «Percorsi di Cittadinanza» (rivista dell’ANCI Toscana), Giuseppe ripercorre la sua più che decennale attività di ricerca. E formula un’ipotesi: il dilagare dell’ossessione sulla «sicurezza» e la criminalizzazione dei migranti sono fenomeni che nascono dalla crisi della politica. Il potere perde legittimità, e cerca di riguadagnare terreno rafforzando i meccanismi di criminalizzazione.

La mia collaborazione con la rivista Percorsi di Cittadinanza risponde alla necessità di indagare sul ruolo delle parole, partendo sempre dalla situazione in cui uno apre il giornale, legge un manifesto murale, sente un sindaco parlare. Il discorso di Voci per un dizionario (una delle rubriche dedicate a questi temi) allude proprio al fatto che c’è una costruzione sistematica dell’immigrato e che quindi andare a cercare sui media anche le cose peggiori forse serve di meno rispetto a far emergere il carattere sistemico di quella costruzione. (altro…)

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obama L’elezione di un afroamericano alla presidenza è il segnale di profondi mutamenti nel tessuto sociale e nell’immaginario collettivo degli Stati Uniti. Questo articolo, pubblicato dal sito Peacereporter pochi giorni prima delle elezioni, ci racconta cosa è successo. Soprattutto nel «profondo Sud», dove il razzismo e la segregazione non sono scomparsi, ma dove la società sta cambiando a ritmi velocissimi.

Quanta strada hanno fatto gli Stati Uniti in mezzo secolo lo puoi capire anche da un incrocio nel centro di Montgomery, la capitale dell’Alabama. Nella città dove negli anni Cinquanta Rosa Parks si rifiutò di lasciare il suo posto sull’autobus a favore di un bianco, dove Martin Luther King iniziò la sua campagna contro la segregazione e la discriminazione razziale, davanti al museo che celebra il movimento per i diritti civili troneggia il Civil Rights Memorial. (altro…)

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Medici Senza Frontiere in questi anni ha prestato assistenza a migliaia di migranti sbarcati sulle coste dell’Isola di Lampedusa. Ora, il Governo ha deciso di non rinnovare il Protocollo di Intesa con l’organizzazione umanitaria, costringendola di fatto a chiudere le proprie attività sull’isola. Ecco come sono andate le cose, nel comunicato della stessa MSF.

Medici Senza Frontiere (MSF) chiude oggi le sue attività al molo dell’isola di Lampedusa. MSF è costretta a prendere questa decisione dopo che il Ministero dell’Interno italiano ha deciso di non firmare un nuovo Protocollo d’Intesa e di non rilasciare il permesso necessario perchè MSF continui ad operare adeguatamente. (altro…)

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Sono una realtà in fortissima crescita. Molti sono nati in Italia. Eppure, più di altri, vengono discriminati e esclusi. Ecco alcuni dati sui minorenni stranieri nel nostro paese.

«Invisibili». Così un recente rapporto di Amnesty International definiva i minori stranieri in Italia. Invisibili alle autorità, a coloro che dovrebbero garantirne i diritti; e invisibili anche ai mass-media, che ne parlano solo quando sono Rom, stanno ai semafori e chiedono l’elemosina. Eppure, i minorenni di cittadinanza non italiana sono un vero e proprio esercito: quasi 800.000 (per la precisione, 767.060) secondo le ultime rilevazioni della Caritas, circa un quinto degli immigrati regolarmente soggiornanti nel nostro paese. (altro…)

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In questa testimonianza dal campo Rom di Coltano, Padre Agostino Rota Martir racconta il clima che si respira a Pisa: nella città che, unica in Italia, aveva varato un programma di accoglienza per i Rom, oggi gli abitanti dei «campi» sono vittime di controlli persecutori, visite notturne della Polizia, espulsioni e rimpatri a un ritmo pressochè quotidiano.
A Coltano si vive una situazione particolare: accanto al «campo» il Comune sta costruendo le case del «villaggio Rom» progettato dalla precedente amministrazione. La nuova Giunta Filippeschi vuole evitare che in esso si insedino «troppe famiglie»: i controlli e le espulsioni servono allora per «sfoltire». Ma trasformano il progetto del «villaggio» in un vero e proprio incubo…

Il nuovo villaggio Rom è lì che cresce lentamente, silenzioso ed indifferente a quanto succede ai Rom in questi giorni. Visto dai Rom che abitano a soli pochi metri, oggi appare come una minaccia incombente su di loro, la causa di tanta paura mai vista finora: due realtà così vicine e legate tra loro, ma mai così distanti ed opposte. Il villaggio ancora senza vita, freddo mentre la comunità Rom di Coltano vive momenti di disperazione e di paura, perché si sente abbandonata a se stessa, con un futuro insicuro ed incerto. (altro…)

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