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Posts Tagged ‘vertenza-pisa’

gigi_grande Dopo le ordinanze sui venditori ambulanti e sui Rom, il Sindaco di Pisa apre un nuovo capitolo delle sue politiche securitarie: con una delibera della Società della Salute (l’organismo di coordinamento delle politiche socio-sanitarie di tutti i comuni della zona), si dispone il taglio di 650 mila euro ai progetti sociali. Scompaiono così pressochè tutti gli interventi sulle marginalità: dalle unità di strada per i senza fissa dimora ai progetti di assistenza alle prostitute vittime di tratta. Una scelta che riporta la città indietro di decenni. Ecco cosa sta succedendo.

Più di 650 mila euro: è questo l’ammontare dei tagli che i Comuni della zona pisana hanno previsto nei capitoli di spesa sulle politiche sociali. Per i disabili, per le persone anziane, per gli immigrati o per i quartieri di periferia ci saranno, nel 2009, centinaia di migliaia di euro in meno rispetto al 2008. (altro…)

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presepe Il Natale dei Rom di Pisa, tra baracche e sgomberi: un articolo di Adriano Prosperi su Repubblica.

Strano Natale. Una cronaca televisiva da Forte dei Marmi mostra un mercatino di Natale nel luogo più caro d’Italia. Un venditore dichiara soddisfatto: «Spendono, spendono». La televisione diffonde immagini da cartolina: paesaggi, consumi, uomini e donne tutto di lusso. Spostiamoci di poco. Siamo nei pressi dell’Arno, a poca distanza da Pisa. Altre immagini, altre parole. Si vedono ma non in televisione alcune baracche. Gli abitanti hanno scritto un appello, in italiano e in inglese. (altro…)

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bimbirom Prosegue a Pisa la vertenza contro le politiche securitarie del Sindaco Filippeschi. Dopo il varo della cosiddetta «ordinanza antibaraccopoli», i Rom rumeni dei campi hanno chiesto e ottenuto un incontro con i capigruppo del Consiglio Comunale. E hanno scritto una lettera alla città e alle istituzioni. Di seguito, il testo della lettera, e il reportage del Tirreno sul consiglio.

Siamo dei Rom rumeni, siamo circa 60 famiglie. Viviamo nella città di Pisa, nelle baracche in condizioni non buone, senza acqua e senza luce. Noi non vogliamo vivere nelle baracche. Siamo costretti a vivere nelle baracche perché non ci è data la possibilità di prendere una casa: il Comune non ha interesse ad aiutarci a trovare una casa. Non possiamo mandare a scuola i bimbi perché non abbiamo le condizioni igienico-sanitarie. Alcuni bimbi vanno a scuola, ma spesso le scuole rifiutano di iscrivere i nostri figli. (altro…)

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negozioebrei L’ennesima «spallata» contro le politiche securitarie del nuovo Sindaco Filippeschi arriva dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale. Che hanno sospeso l’esecuzione di una «ordinanza» sulla chiusura anticipata di un negozio gestito da stranieri, sostenendo – nemmeno troppo implicitamenteche non esiste alcuna «emergenza sicurezza». Il racconto dei fatti nel comunicato delle associazioni.

Nei mesi scorsi alcune associazioni aderenti a Progetto Rebeldia (Africa Insieme, Laboratorio Rebeldia e Mezclar) hanno promosso un ricorso al TAR contro l’ordinanza di chiusura anticipata di un negozio gestito da stranieri, in zona Stazione. E’ stato, per noi, un atto necessario, e anche doveroso. Il provvedimento del Comune si inquadrava nella campagna sulla cosiddetta «sicurezza», lanciata in grande stile nel corso della stagione elettorale: una campagna che ha contribuito a trasformare ogni problema sociale in una questione emergenziale e di ordine pubblico. (altro…)

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filippeschi Nonostante la vigorosa mobilitazione di associazioni e cittadini, il Sindaco di Pisa Filippeschi prosegue la sua personale guerra a immigrati e Rom. E vara un’ordinanza per lo sgombero di tutti i campi e di tutte le «baraccopoli» del territorio. Di seguito, la nota inviata alla stampa da alcune associazioni.

L’anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani (10 Dicembre), la giornata internazionale dei migranti (18 Dicembre), il periodo di Natale: il Sindaco Filippeschi ha scelto queste ricorrenze per lanciare l’ordinanza contro le «baraccopoli». È una scelta poco felice: perché lo sgombero generalizzato dei campi, previsto dall’ordinanza, rappresenta una violazione dei diritti umani senza precedenti nella nostra città. Decine di famiglie – con donne e bambini – verranno allontanate dalle loro abitazioni precarie e messe in mezzo a una strada, senza alcuna prospettiva. (altro…)

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torre_antiraz Un «patto per la sicurezza» approvato in consiglio comunale coi voti del centro-destra e del centro-sinistra. Un Sindaco che lancia la campagna contro Rom, mendicanti e venditori ambulanti stranieri. Pisa sembrava destinata ad allinearsi al clima di intolleranza diffuso in tutta Italia. E invece, una inedita mobilitazione antirazzista sta coinvolgendo intellettuali, studenti, migranti e lavoratori. Ecco foto, immagini e resoconti di una battaglia da vincere. In fondo all’articolo, una raccolta di materiali e documentazione utile, in continuo aggiornamento.

«Pisa, se ne vedono di tutti i colori. Per fortuna». E’ lo slogan scritto su uno striscione del corteo di Sabato scorso: e rende bene l’idea di cosa sta succedendo, all’ombra della Torre Pendente. Almeno 2.000 persone di ogni età e di svariate provenienze nazionali (di tutti i colori, appunto) hanno invaso le strade del centro storico per protestare contro un Sindaco che ne sta facendo di tutti i colori: ma in un altro senso. (altro…)

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polliceverso2 Ho già segnalato, in questo stesso blog, la svolta securitaria dell’amministrazione comunale di Pisa, a seguito dell’insediamento del nuovo Sindaco Marco Filippeschi. Ora, sull’operato della giunta e del consiglio comunale piovono le critiche di intellettuali prestigiosi, conosciuti in tutta Italia. Ecco cosa sta succedendo.

Un «netto mutamento di clima». Una «brusca inversione di tendenza» per una città da sempre solidale con gli immigrati e i Rom. Usano parole misurate ma pesanti, i firmatari dell’«appello antirazzista pisano». E non si tratta di persone qualunque. In calce all’appello, che esprime «profondo disagio e disaccordo» con le recenti scelte dell’amministrazione, si leggono firme prestigiose: dallo storico Adriano Prosperi, della Scuola Normale, a Michele Luzzati, voce autorevole della comunità ebraica; dal teologo Don Roberto Filippini alla medievista Chiara Frugoni (la cui biografia di S. Francesco ha ispirato i lavori di Dario Fo), fino allo scrittore Luca Ricci. Assieme a loro, tra gli altri, la rappresentante dei Rom Marinela Nicolin. Cosa ha spinto queste persone a prendere carta e penna? (altro…)

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pisavolta Il Comune di Pisa, fino a pochi mesi fa all’avanguardia nelle politiche di accoglienza e di inserimento sociale dei migranti, si adegua al clima diffuso in tutto il paese. E, in consiglio comunale, centro-destra e centro-sinistra votano insieme una mozione sulla «sicurezza». Ecco come gli amministratori comunali stanno cercando di smantellare un’esperienza avanzata. E come sta reagendo la città.

Mentre in Italia si moltiplicavano le violenze a sfondo razziale – non ultima, quella di Ponticelli, dove un intero «campo nomadi» veniva dato alle fiamme – e mentre si sviluppava la moda delle «ordinanze creative», Pisa seguiva percorsi diversi. Nella città della Torre Pendente i «campi nomadi» venivano chiusi non dagli sgomberi, ma da un progetto di inserimento abitativo: i Rom ottenevano una casa, e venivano assistiti nella ricerca di un impiego. Molte famiglie hanno trovato lavoro, e hanno cominciato a pagare da sole l’affitto: diventando non un costo, ma una risorsa. In un clima nazionale di intolleranza, qui si introduceva il diritto di voto amministrativo per gli stranieri, e si lavorava per agevolare le pratiche dei permessi di soggiorno.
Oggi, è bene saperlo, l’«anomalia pisana» non esiste più. (altro…)

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In questa testimonianza dal campo Rom di Coltano, Padre Agostino Rota Martir racconta il clima che si respira a Pisa: nella città che, unica in Italia, aveva varato un programma di accoglienza per i Rom, oggi gli abitanti dei «campi» sono vittime di controlli persecutori, visite notturne della Polizia, espulsioni e rimpatri a un ritmo pressochè quotidiano.
A Coltano si vive una situazione particolare: accanto al «campo» il Comune sta costruendo le case del «villaggio Rom» progettato dalla precedente amministrazione. La nuova Giunta Filippeschi vuole evitare che in esso si insedino «troppe famiglie»: i controlli e le espulsioni servono allora per «sfoltire». Ma trasformano il progetto del «villaggio» in un vero e proprio incubo…

Il nuovo villaggio Rom è lì che cresce lentamente, silenzioso ed indifferente a quanto succede ai Rom in questi giorni. Visto dai Rom che abitano a soli pochi metri, oggi appare come una minaccia incombente su di loro, la causa di tanta paura mai vista finora: due realtà così vicine e legate tra loro, ma mai così distanti ed opposte. Il villaggio ancora senza vita, freddo mentre la comunità Rom di Coltano vive momenti di disperazione e di paura, perché si sente abbandonata a se stessa, con un futuro insicuro ed incerto. (altro…)

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Mentre il Sindaco di Pisa dichiara guerra ai venditori ambulanti stranieri e si accoda alla moda delle «ordinanze creative», a schierarsi contro la «tolleranza zero» sono, tra gli altri, gli agenti di Polizia Municipale: coloro, cioè, che dovrebbero applicare le «ordinanze». In questo documento, le rappresentanze sindacali dei vigili spiegano che la questione della vendita ambulante non si affronta con politiche repressive, ma con l’integrazione e le politiche sociali.

La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) del Comune di Pisa esprime solidarietà ai colleghi della Polizia municipale contusi negli ultimi mesi (e non solo l’ultimo episodio del 22 Ottobre in Piazza S. Silvestro) nel corso delle operazioni anti abusivismo commerciale. Dobbiamo tuttavia ribadire la nostra aperta contrarietà ai modi con i quali l’Amministrazione Comunale e il Comando di Polizia Municipale utilizzano il personale sempre più per operazioni di controllo delle contraffazioni merceologiche e senza alcun coordinamento con le altre forze di polizia. (altro…)

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L’ultima novità in fatto di ordinanze bizzarre viene da Pisa: sarà proibito girare con grosse borse, valigie e zaini in prossimità di monumenti storici. Subito ribattezzata «ordinanza antiborsoni», la decisione del Sindaco e del Prefetto è indirizzata ai venditori ambulanti stranieri, e agli «abusivi» che vendono merci contraffatte. In questo modo, oltre ad allinearsi alla moda delle ordinanze «creative» (e cretine), le autorità locali dimostrano una profonda ignoranza in materia di commercio ambulante e contraffazione. Su questi temi, non farebbe male ragionare a partire dai dati: vediamoli brevemente.

In questo finale di Estate, il nostro paese ha fatto ridere tutta Europa. Ha cominciato Le Monde, il 13 Agosto, parlando di Sindaci «folkloristici». Ha incalzato l’inglese Independent, il 17 Agosto: «quando una cosa è divertente, l’Italia ha una legge che la vieta» [leggi anche: testo originale inglese]. Da allora, la barzelletta delle «ordinanze creative» ha fatto il giro del mondo. Del resto, se ne possono raccontare infinite varianti: si va dal provvedimento fiorentino sui lavavetri al divieto di sostare nei parchi (Novara); dalla multa per i fidanzatini «colpevoli» di leggere un libro sul prato (Vicenza), all’«ordinanza antimendicanti» nella città che ha dato i natali al fondatore di un «ordine mendicante» (Assisi). Mancava, in questo campionario da Figurine Panini, un provvedimento contro il problema dei problemi: stiamo parlando, naturalmente, dei «borsoni», dove gli ambulanti stranieri tengono la loro merce. Per supplire a questa lacuna, interviene ora il Comune di Pisa che, dopo una lunga concertazione nientemeno che col Prefetto, ha dato vita all’«ordinanza antiborsoni». Se ne sentiva davvero la mancanza… (altro…)

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