Mentre il Sindaco di Pisa dichiara guerra ai venditori ambulanti stranieri e si accoda alla moda delle «ordinanze creative», a schierarsi contro la «tolleranza zero» sono, tra gli altri, gli agenti di Polizia Municipale: coloro, cioè, che dovrebbero applicare le «ordinanze». In questo documento, le rappresentanze sindacali dei vigili spiegano che la questione della vendita ambulante non si affronta con politiche repressive, ma con l’integrazione e le politiche sociali.
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) del Comune di Pisa esprime solidarietà ai colleghi della Polizia municipale contusi negli ultimi mesi (e non solo l’ultimo episodio del 22 Ottobre in Piazza S. Silvestro) nel corso delle operazioni anti abusivismo commerciale. Dobbiamo tuttavia ribadire la nostra aperta contrarietà ai modi con i quali l’Amministrazione Comunale e il Comando di Polizia Municipale utilizzano il personale sempre più per operazioni di controllo delle contraffazioni merceologiche e senza alcun coordinamento con le altre forze di polizia.
Nello specifico, si utilizzano poco i Vigili per il controllo della viabilità, per combattere gli abusi edilizi e non si garantisce la loro presenza nei quartieri periferici come richiesto ogni giorno dalla cittadinanza . Per la R.S.U., queste dovrebbero essere le priorità dell’Amministrazione che riconosce, con il sindacato, la necessità di potenziare il numero dei vigili dotandoli di maggiori e adeguati mezzi, nonché di corsi di formazione per tutti.
I vigili subiscono non solo la mancanza di organizzazione del proprio settore, ma anche un utilizzo (in buona parte inadeguato) dell’Amministrazione che alla fine inasprisce gli animi e crea inutili contrapposizioni tra vigili e ambulanti di colore, contribuendo a creare un clima sociale per noi inaccettabile.
Gli abusi commerciali non si combattono con la tolleranza zero ma con una adeguata politica sociale e di integrazione.
RSU COMUNE PISA
Ottobre 2008
Ringrazio Federico Giusti per la segnalazione
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