Il disegno di legge sulla sicurezza n. 733 passa al Senato. Viene cancellato il diritto alla salute per gli immigrati irregolari, introdotta una tassa per quelli col permesso di soggiorno. La residenza viene subordinata all’idoneità dell’alloggio in cui si vive, i matrimoni saranno ostacolati. La vita di milioni di cittadini stranieri diventerà ancora più difficile. E il sistema dei diritti umani, in Italia, viene messo definitivamente in soffitta. Ecco le motivazioni di un simile provvedimento: se non facessero piangere, ci sarebbe da ridere.
Con 154 voti favorevoli e 114 contrari il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge 733 sulla sicurezza, di cui si è già parlato ampiamente in questo blog. La versione definitiva, come esce dall’aula del Senato, è roba da far venire i brividi. In estrema sintesi: restrizioni all’acquisto della cittadinanza per matrimonio, con l’obbligo di esibire il permesso di soggiorno per sposarsi; introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare, con un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro; residenza anagrafica subordinata all’idoneità dell’alloggio in cui si vive; obbligo di esibire il permesso di soggiorno per le operazioni di trasferimento del denaro ai paesi di origine; tassa da 80 a 200 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno; registro per senza fissa dimora; permesso di soggiorno «a punti». Ma l’aspetto peggiore e più odioso è l’abolizione del cosiddetto «divieto di segnalazione»: in altre parole, da ora in poi un medico che curi un «clandestino» potrà denunciarlo alle autorità di Pubblica Sicurezza, e consentirne così l’espulsione.
Molte cose sono state dette, a proposito di un emendamento a un tempo così crudele e così stupido. In un articolo pubblicato su questo stesso blog spiegavo, facendo riferimento ai dossier delle principali organizzazioni umanitarie, l’assurdità di un simile provvedimento: mi permetto di suggerirne la lettura, o la rilettura. E’ di tutta evidenza che l’abolizione del divieto di segnalazione impedirà di fatto l’accesso alle prestazioni sanitarie a centinaia di migliaia di immigrati privi di documenti: e, in caso di diffusione di focolai epidemici, sarà impossibile fermarli in tempo (i virus, contrariamente a quel che pensano i leghisti, non controllano la cittadinanza delle proprie vittime, nè tantomeno il permesso di soggiorno). Tutto questo è – dovrebbe essere – così ovvio, che sembra persino inutile soffermarvisi.
Più interessanti sono le motivazioni addotte dai parlamentari della maggioranza a giustificazione di un provvedimento così sciagurato. Dai resoconti stenografici del Senato risulta che due parlamentari del centro-destra sono intervenuti a difesa dell’emendamento: un senatore della Lega Nord, e uno della PdL. Proviamo a leggere quest’ultima.
«Il divieto di denuncia», spiega Tomassini della PDL, «provoca molti problemi di salute: innanzi tutto, tale divieto espone proprio alla mancanza di cure i soggetti più deboli [!!], visto che possono andare dal servizio sanitario nazionale come vogliono, con i neonati e le persone più deboli e meno tutelate [??]; inoltre […] espone a gravi problemi igienico-sanitari per tutte le malattie infettive ed epidemiologicamente diffusive». In questo discorso dall’italiano incerto, sembra di capire che i «clandestini» non devono andare all’Ospedale perchè potrebbero infettare gli altri pazienti. Il che è interessante: se io, italiano, ho contratto una malattia infettiva e vado al Pronto Soccorso, non rischio di diffondere la mia malattia agli altri pazienti; e nemmeno l’immigrato regolare è contagioso, pur se affetto da malattia infettiva. Se ne deduce che il contagio dipende dal tipo di documento che si ha in tasca.
Ecco da chi siamo governati. Roba da provare un brivido: o, se volete, un acuto senso di insicurezza.
Leggi anche: migranti e salute, quando razzismo fa rima con stupidità
Posso invocare un ritorno dell’URSS con tanto di auspicio di essere invasi dai loro carriarmati e i Cosacchi che abbeverano i loro cavalli a Pontida?
La vera questione è: chi ha più il cervello in pappa, chi fa una dichiarazione come quella o chi la vota?
nonostante io non sia credente mi trovo d’accordo con famiglia cristiana nel dire che nel pacchetto sicurezza ci sono leggi razziali..sono passati settanta e uno anni e il nostro paese,dop la lotta partigiana che si oppose al regime fascistadove persone per cui provo tutt’ora grandissima stima e a cui non smetto di dire grazie sono morte per noi,sta buttando tutto nel cesso.io ho 16 anni e mi rendo conto sempre di più che,nonostante le lotte che porto avanti anche solo personalmente,i sentimenti di rasseganazione stanno superando quell’incazzattura e voglia di informarsi che ha caratterizzato la mia persona da quando berlusconi,grazie ai voti della lega,ha vinto le elezioni e la mia voglia di andarmene da qui sta superando i limiti..lei ha davvero un bel blog,grazie mille..
Ciao Sergio,
solo per dirti che ho segnalato questo tuo articolo qui:
http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/2009/04/segregazioni-neocoloniali-nellitalia.html
dove andremo a finire?
[…] sicurezza (più precisamente legge sulla sicurezza n. 733, e rinvio alla puntuale analisi di Sergio Bontempelli), ci sarebbe veramente bisogno di una maggiore consapevolezza storica (e politica). Print […]